giovedì 13 febbraio 2020

MILANO : PATENTINO PER RAZZE PERICOLOSE .

Bastava rendere obbligatorio il CAE1 dell'enci , prova pratica , per attestare il controllo dell'affidabilità e dell'equilibrio psichico per cani e padroni buoni cittadini . Attualmente prova facoltativa.

CAE-1

Test di Controllo dell’Affidabilità e dell’Equilibrio Psichico per Cani e Padroni Buoni Cittadini

"Il CAE-1 è un test che mira a certificare un cane socialmente affidabile e senza problematiche di comportamento prendendo in considerazione il binomio cane-conduttore nella vita quotidiana. A tal fine più persone possono sostenere il test del CAE-1 con lo stesso cane, in quanto un soggetto può avere comportamenti diversi a seconda del conduttore."
(Art. 1 regolamento CAE-1) NB: Il Consiglio Direttivo del 26 gennaio 2011 ha deliberato di precisare che l'età minima di un conduttore per partecipare al CAE 1 è di 12 anni.

 Invece si è preferito , a Milano, dotarsi di una nuova norma che prevede 3 giorni di teoria per padroni di razze considerate pericolose che in questa città sono censite in circa 5000 cani . Quindi in famiglia il cane a " lo piscio " lo porterà solo colui il quale ha partecipato al corso ...che ripeto è di 3 giorni alla modica cifra di euro 50 . Chi controllerà saranno anche le Guardie Cinofile che confondono la parola addestrare con quelle educare .Bene ! Molto bene ...Confusione che potrebbe apparire banale ma che banale non è perché si sanziona l'educazione . Ossia si limita erroneamente la libertà personale e un opera di interesse sociale. In una società che ha sempre più bisogna di educazione la sanzionano. Annamo bene ,ma proprio bene !!!
Insomma vogliamo educare , allora partiamo dalle istituzioni o presunte tali  . . Educare dal latino Educere è fornire a cane e conduttore gli strumenti per consentire una relazione migliore tra partner sociali e con l’ambiente in cui vive . Addestrare e 'rendere destro e capace a svolgere un lavoro atto a determinare una performance importante . EPPURE SI CONFONDONO LE DUE COSE addirittura si censura l'educazione convinti di censurare l'addestramento ma anche per l'addestramento si censura erga ormnes quando andrebbero censurate attività addestrative quali la difesa ,la guardia e la caccia.
  Mi sa che vogliamo solo fare confusione ,far sanzionare cose errate , premiare l'incoerenza e l'ignoranza ..fingere di ...almeno fingete con intelligenza. Spero che presto si possa emandare una legge per portare in giro uomini pericolosi e aggressivi e che presto si smetta di mandare in giro persone frustrate spesso ignoranti e quindi arroganti a prevenire e reprimere falsi reati . Ultima perplessità...: ...vuoi vedere che anche gli addestratori dovranno fornirsi di patentino ?? Ad majora certo che tira propria una brutta aria .
A proposito ...io per dare il buon esempio con un cane scemo come me ho sacrificato qualche soldino e un po del mio tempo per certificarci CAE1.Sai ! ..un educatore è bene che sia educato e che magari sia fonte di ispirazione anche per l'altrui educazione .



Esercizio n. 1
Su indicazione dell’esperto giudice il conduttore impartisce un comando di arresto al cane, trattenuto da un guinzaglio di almeno tre metri. Si allontana di alcuni passi. Su indicazione dell’esperto giudice passano nei pressi del cane alcuni operatori (non più di due per volta) a diverse andature: camminando tranquillamente e con una camminata spedita.
Valutazioni:
Il soggetto deve rimanere approssimativamente nell’area indicata dal conduttore anche in presenza degli stimoli. E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo nell’area prefissata. Non può superare la prova il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio degli operatori.
 
Esercizio n. 2
Il soggetto è trattenuto da un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Un operatore in bicicletta passa nel campo visivo del cane.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad inseguire la bicicletta. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio della bicicletta.
Esercizio n. 3
Il soggetto è trattenuto ad un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Un cane di sesso opposto a quello testato viene immesso nell’area di test, tenuto al guinzaglio da un operatore.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad avvicinare l’altro cane. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività alla presenza dell’altro cane.
 

Esercizio n. 4
4
Il soggetto è trattenuto ad un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Successivamente un operatore spinge un passeggino nel campo visivo del cane.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad avvicinarsi al passeggino. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio del passeggino.
Esercizio n. 5
Il soggetto è trattenuto ad un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Successivamente un operatore corre (jogger) nel campo visivo del cane passandogli vicino.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad inseguire l’operatore. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio dell’operatore.
 
Esercizio n. 6
Terminati gli esercizi, il conduttore con il cane di fronte all’esperto giudice, dovrà dimostrare di essere in grado di manipolare ed accudire il cane (ispezionare le zampe ed i testicoli, mostrarne la dentatura, spazzolarlo o rimuovere corpi estranei...)
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo durante la manipolazione del conduttore. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività alle manipolazioni.
 
Esercizio n. 7
Mentre il conduttore procede con il cane al guinzaglio, più operatori (2-4) incrociano il binomio da direzioni diverse. Almeno un operatore deve sfiorare il cane in maniera casuale, ed almeno una delle persone deve avere un abbigliamento inusuale (cappello a larghe tese, mantello, ecc.).
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, al passaggio degli operatori o di eventuali altri passanti. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio degli estranei.
 
Esercizio n. 8
Mentre il conduttore procede con il cane al guinzaglio, un operatore che si era precedentemente posizionato su una panchina, o analogo sedile, lungo il tragitto con un giornale aperto, chiude rumorosamente il giornale, si alza e procede a passo veloce in direzione del binomio, incrociandolo perpendicolarmente.
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, al passaggio dell’operatore. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio dell’operatore.
 
Esercizio n. 9
Un operatore, su indicazioni dell’esperto giudice, si avvicina frontalmente al binomio, rivolge alcune parole al cane e stende il braccio per stringere la mano al conduttore.
Valutazioni:
5
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, all’arrivo dell’operatore. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività all’arrivo od al saluto dell’operatore.
 
Esercizio n. 10
Un operatore si avvicina con fare inoffensivo al binomio con un ombrello chiuso, picchiettandolo sul terreno. Giunto vicino al binomio apre l'ombrello con naturalezza e poi si allontana.
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, all’arrivo dell’operatore ed all’apertura dell’ombrello. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività.
 
Superamento del test:
Per ogni esercizio possono essere assegnati fino a 10 punti per un totale di 100.
Il punteggio minimo per il superamento del CAE-1 è di almeno il 50% in ciascuno esercizio ed il 70% del totale dei punti disponibili.
In ogni caso l’esperto giudice dovrà interrompere il test se il cane si dimostra pericoloso o fuori controllo.

venerdì 31 gennaio 2020

GLI STRUMENTI UMANI PER EDUCARE

Il mio modesto punto di vista e non solo .....Ho cercato di essere cosi da discente e cerco di essere cosi da docente.. così cerco di vivere la mia vita con il mio cane, la nostra vita , e che Dio me lo conservi a lungo anche tutto " stroppiato "
Un percorso di educazione prevede impegno educativo , obiettivi comuni , ricerca e perseguimento degli obiettivi , una organizzazione e un impostazione didatttica condivisa . L’Impegno , la tenacia e il senso di responsabilità hanno un ruolo fondamentale nel percorso educativo , a maggior ragione quando c’è un urgenza per gravi problemi comportamentali .
Scegliere di avere un cane è una importante e coraggiosa scelta di vita che presuppone una importante dedizione al proprio cane e alla costruzione di un rapporto profondo e duraturo nel tempo . Il primo comandamento è il benessere del cane e la sua felicità . Il cane è membro paritetico della famiglia anzi per certi versi , siccome dipende da noi , deve essere considerato un eterno bambino .
La prima fase della sua vita da fanciullo , velocissima . Un bambino di un anno sta imparando a camminare mentre un cane di un anno è pronto a procreare ( ma comunque anche questo è regolato dal padrone ) .La seconda fase della sua vita dipende da quanto veramente sappiamo delle sue pulsioni e da quanto siamo disposti a canalizzarle e sodisfarle durante la sua esistenza da adulto . La terza fase , ahimè vicina , è quella del cane anziano dove dovremmo responsabilmente saper ridurre i ritmi , cambiare adeguatamente un po’ di regole di vita comune e sapere accompagnare il cane in questo processo molto delicato . Per quanto la vita di alcune razze è più lunga complessivamente il cane vive molto poco rispetto alla nostra vita .
Tornando al percorso di educazione . Sentire la necessità di chiedere l’intervento di un educatore è solo il primo passo di un processo . L’impegno , la tenacia e la pratica costante sono ingredienti indispensabili del percorso . Più migliora la conoscenza ,più si affinano le tecniche meglio si esprime ciò che c’è dentro di noi . Questo sforzo comune che non riguarda solo il cane ma soprattutto noi , crea relazione e determina finalmente i ruoli nel binomio . Il cane e il conduttore sono paritetici e soffrendo insieme le stesse e medesime difficoltà in questo percorso creano e sviluppano schemi motori ed emotivi utili alla loro vita comune . Se crediamo che siamo al campo per insegnare al cane e quindi pretendere solo da lui oltre a sbagliare compiamo un atto ingiusto e presuntuoso che dimostra la nostra arroganza a sentirci superiori .
Credo che la tecnica acquisita con l’esercizio sia proprio dare voce a ciò che sentiamo dentro di noi . Mettere a fattore comune il lavoro , lo sforzo ,la cooperazione è per il cane uno dei suoi ruoli specializzati; che evita frustrazioni aumentano l’autostima e l’autoefficacia . Il cane è felice di fare bene a vantaggio del suo conduttore e il conduttore è felice di aver bene espresso al cane ciò che vuole da lui raccogliendone comportamenti adeguati alle sue richieste . Per ottenere questo è fondamentale l’esercizio e la costanza.
Bisogna recuperare confidenza col proprio corpo , imparare ad usarlo come strumento di comunicazione in alternativa o in ausilio al linguaggio corrente questo avviene tramite uno sforzo inizialmente importante ma se doti come l’assiduità , la pazienza e la gentilezza verranno messe a disposizione del rapporto tutto diventerà infinitamente naturale. Bisogna darsi e dare il tempo di comprendere e maturare , coltivare uno spazio per se stessi ( compiti a casa ) , riuscire a percepire i propri progressi e saperne gioire, cogliere il significato nascosto di ciò che facciamo con il cane e riconoscere la bellezza di un impegno che richiede serietà e senso di responsabilità, ma che è anche in grado di dispensare gioie inimmaginabili. Educare dal latino educer ossia fare emergere ,mirare ad estrapolare e potenziare anche qualità e competenze inespresse.
Ultimo ingrediente si chiama costanza è una virtù fondamentale che deve essere insegnata da piccoli e questo esercizio costa tantissimi sacrifici e implica tanti NO . Bisogna imparare a rimanere in equilibrio sulla curva dell’entusiasmo che è una condizione forviante . Forviante perché amplifica ed esalta i nostri desideri ma come monta facilmente così si deteriora in poco tempo . Chi non è costante ,chi si accontenta dell’immediato non avrà mai il piacere di conoscere nuove strade ,di mettersi alla prova e di specializzare se stessi , chi non è costante prima o poi …ma più prima che poi lascerà a se stesso il proprio compagno con cui si è scelto di vivere . Ricordiamoci sempre che il cane non scegli di stare con noi , siamo noi ad averlo deciso anche per lui , è che lui non ci lascerà mai più anche se sapremo deluderlo . Di questa cosa non ne dobbiamo approfittare .
Adesso un solo rigo per chi ci segue in questo percorso : L’addestratore . Questa strana figura è un essere umano che cerca con responsabilità di svolgere il suo compito ma non può nulla senza di voi . Ha il cane una volta alla settimana per 1 ora contro le restanti 167 che il cane vive con il conduttoreA settiana  . Per lavorare ha bisogno dei valori del conduttore sopra espressi che evidentemente e necessariamente devono anche essere la base fondante della struttura umana dell’addestratore che voi avete scelto . L’unico modo per essere a lui grato è contraccambiare con sincera e completa disponibilità ciò che si riceve ricordandosi che insegnare è donare .
Mi giunge voce che Gesù dice: « A chi più ha più sarà dato » .Sant’Agostino commenta questa frase così « Chi più è cosciente del debito di gratitudine verso chi gli ha dato tanto farà fruttare molto ».Il che vuol dire che chi apprende sarà a suo volta il discepolo che saprà passare come testimone la conoscenza , il rapporto umano che nel sacrificio è scresciuto e darà imperituro valore all’amore esploso con il proprio cane .

giovedì 6 giugno 2019

PERCHE' MI MORDI






Se il cane ha iniziato a mordere l’uomo un motivo c’è ….Quel muro ideale che separava le due specie si è talmente assottigliato che l’uomo e il cane sono stati assimilati . Aggressività intraspecifica, quella cioè tra animali della stessa specie. In quasi tutti i vertebrati questo tipo di aggressività è presente e si manifesta maggiormente negli individui che vivono in gruppo, dove i motivi per litigare sono molti. Motivi che una volta non erano comuni tra le due specie .
Ancora una volta la “colpa “ è nostra perché anziché occupare il nostro tempo a canalizzare le pulsioni del nostro cane lo abbiamo antropomorfizzato ignorando le sostanziali e vitali differenze . Avremmo potuto e dovuto continuare a condividere la socialità e la cooperazione nelle attività lavorative e invece siamo andati molto oltre .
Spesso intervengo in famiglie dove il cane è all’apice della piramide della leadership e dove uno dei componenti umani è visto dal cane come la risorsa più importante o all’opposto è visto come la figura più debole della famiglia . Ambedue queste condizioni porta il cane a difendere l’umano del quale spesso ne diventa possessivo . Bisogna per cui ristabilire i ruoli . Come far capire al cane la sua posizione gerarchica e come riposizionare la famiglia ? Normalmente chiedo alla figura umana che il cane vede come da proteggere di non dare più confidenza al cane e di non occuparsi più di lui e al contempo cerco di coinvolgere maggiorante le figure che il cane vede nel suo stesso gruppo sociale .  Il disegno che vi propongo indica la scalata gerarchica . Nel gruppo Gamma ci sono i cuccioli e i cani anziani è per tanto un gruppo dove non esistono tensioni sociali . Il gruppo Alfa è il contenitore virtuale dei cani Alfa . Io non penso ad un cane Alfa per eccellenza ma un cane Alfa con delle competenze specifiche in un campo il che vuol dire che il cane che è Alfa per una competenza lo è per tutte . Il gruppo in cui esistono conflitti continui è quello detto Beta dove i cani competono in conflitti sociali per accreditarsi alla promozione verso il gruppo Alfa .





Il posizionamento gerarchico influenza  in modo determinante l’utilizzo di un  comportamento e solo un corretto sviluppo ONTOGENETICO  può evitare simili comportamenti verso soggetti sbagliati . La possessività per esempio se mirata verso soggetti errati è un indice di un non corretto sviluppo e posizionamento . Il cane possessivo e con uno status sociale alto spesso ruba una risorsa facendosene accorgere proprio come un atto di sfida e spera che qualcuno vada a liberare la risorsa . Generalmente se ciò avviene il cane emette un ringhio e se questo non basta parte un sonoro morso . Non intervenire evita il conflitto e il mancato ingaggio provocato dal cane evita il rafforzamento del comportamento . Anzi , consiglierei , di farsi vedere dal cane giocare e sorridere …magari giocando con una pallina nella speranza che il cane si avvicini a noi . Se ciò avviene il cane ha perso la sfida e la perde maggiorante se quando arriva noi lo evitiamo e continuiamo a giocare da soli isolandolo perpetuando l’atteggiamento evitante . Questo rientra nel discorso che spesso faccio sul non dare mai al cane la possibilità di decidere . Dobbiamo avere sempre nella nostra testa un semaforo  . Il giallo serve a farci  fermare senza prendere iniziative se non domandarci : “ Di questa azione chi ha preso l’iniziativa ? “ .Se la risposta è  Il cane scatta il semaforo rosso . Fermiamo ogni azione  e non rispondiamo alle richieste del nostro cane  . Il verde scatta solo per  iniziative nate da noi . Esempio : Il cane vuole giocare e mi porta la pallina . Semaforo giallo : Chi ha preso l’iniziativa ? il cane . Semaforo rosso non gioco . Rimando il gioco di dieci minuti affinché sia io a prendere l’iniziativa del gioco . Accontento il cane , giustamente , ma non sto ad un suo ordine . Semaforo Verde . Prima che il cane si stufi e quindi smetta di giocare sarò io a mettere il semaforo rosso e decidere di smettere .



Il gioco e in particolare i giochi da noi pilotati creano relazione e condivisione e stabiliscono il ruolo . Penso ad esempio ai giochi di noise work dog . Nascondo dei bocconcini di cibo e incoraggio il cane a cercarli accompagnandolo nel gioco . Questa attività oltre a scaricare molto il cane utilizza e canalizza una risorsa primaria del cane  che è l’olfatto . Emozioni  SPIACEVOLI inducono a cambiare strategie ,Emozioni PIACEVOLI sono un RINFORZO del comportamento .  E’ importante che i proprietari capiscano che  non devono  assumere dominanza, ma acquisire la capacità di influenzare i loro cani in modo che volontariamente si comportino come richiesto . Un buon padrone ha acquisito questa immagine da trasferire al cane .Quindi non dire il solito NO che diventa una musica e quindi inefficace ma dare una ALTERANTIVA VALIDA .




Spesso Il cane impara , anche involontariamente ,  un atteggiamento che gli produce scarico di disagio e quindi scarico di stress e siccome questo gli produce benessere lo ripete SPESSO ANCHE SENZA MOTIVO . Quindi occhio alle routine nelle quali il cane potrebbe entrare .


Attenzione a creare un legame quasi esclusivo con il proprio amico a quattro zampe, che si sentirà  inevitabilmente minacciato a causa della  risorsa limitata  , un fidanzato, un marito , un estraneo  o chiunque altro invada i nostri spazi personali. Le relazioni devono essere bilanciate e le coccole , i bacetti e le faccine con vocine da altro pianeta devono essere sostituite da attività di lavoro . La gelosia è un sentimento umano. Assume nel tempo il significato di timore che un rivale  ottenga l'affetto di qualcuno a noi caro.  La gelosia è una tipica esperienza nei rapporti umani, ed è stata osservata in bambini di appena  cinque mesi. SENTIMENTO : stato d'animo ovvero una condizione cognitivo-affettiva che dura più a lungo delle emozioni. Il cane invece è possessivo che è qualcosa di meno profondo Che segnala o specifica un rapporto  di  proprietà o appartenenza.  Che tende a dominare o sopraffare nei rapporti affettivi.  La mia modesta esperienza mi ha dimostrato , in un campione comunque significativo di cani , che costruire una relazione importante e bilanciata è la medicina di ogni male . In campo uso molto lavorare in obbedienza e se vedo che i padroni non hanno un atteggiamento positivo e gioioso anticipo le attività ludiche che comunque farei . Normalmente nelle attività di gioco il padrone perde tutta una serie di controlli che mal dispongono l’apprendimento loro e successivamente del cane . Come sempre dico il problema siamo noi e quindi il lavoro da fare e i “ sacrifici “ da sostenere sono più a carico nostro che del nostro cane . Il cane ha 4 zampe e una coda e anche se proviene da linee di sangue non “ felici “ o da storie complicate hanno una grande capacità di recupero mentre dentro ognuno di noi alberga sempre qualcosa di sconosciuto spesso tanto sconosciuto da non essere controllato neanche da noi stessi .  Solo poche righe giusto per condividere con chi mi segue una esperienza nella speranza che possa servire a rendere migliore la vita dei binomi futuri .