venerdì 22 gennaio 2021

La paura post del 22/01/2020

  Il comportamento di diffidenza puo' avere radici traumatiche dovute spesso ad incontri traumatici per il cane e non per noi e questo ci pone inermi e indifferenti a questi incontri .  Durante l'intervista ai  proprietari  ci accorgiamo per sempione  che il cane ha paura solo di donne ,o solo di uomini collocabile in un particolare arco d'età.  Insomma la paura può avere connotazioni molto specifiche . Il mio cane ha paura di persone che vestono con cappotti lunghi ..il mio cane ha diffidenza se l'uomo ha la barba...Il mio cane ha paura di persone di diversa etnia.  Spesso ho notato che cani particolarmente belli sono diffidenti nei confronti delle persone. Questo nasce dal fatto che incontri casuali con persone invadenti che si fiondano sul cane per accarezzarlo scaturisce nel cane diffidenza e spesso paura.  Mai andare dal cane ma attendere che sia il cane ad andare dall'uomo e se ciò non accade non invadere la natura del cane . Se questo stato di diffidenza non è così caratterizzato ma a largo spettro,  a meno di errori di collocazione della paura,  allora è meglio cercare di capire bene cosa è accaduto o casa non è accaduto durante il periodo di maggiore sensibilità sociale del cane perché è molto probabile che il cane abbia sofferto per MANCATA SOCIALIZZAZIONE INTERSPECIFICA NEL PERIODO DI SOCIALIZZAZIONE. Al cane non è stato ben presentato l'uomo inteso come persone adulte, uomini e donne ,bambini ,persone anziane,persone straniere ....Insomma il mondo gli e'stato presentato in modo molto parziale e spesso errato a volte il cane non è mai stato inserito .Spesso incontro conduttori di cane che vedono il proprio amico peloso non come cane ma come rappresentante di una determinata razza .Non ultimo l'esempio di un cane da caccia che vive quasi esclusivamente in aree rupestri e che in città ha paura di incontrare persone . Conosco persone che vivono circondati da parchi e con il loro cane non condividono la loro urbanita' questi cani non sono assolutamente accusati se non nei parchi.  Il cane deve stare con noi sempre, ogni occasione deve essere utile per stare insieme e farci compagnia .Questo è una meravigliosa medicina per non necessitare del mio lavoro e impegno di educatore . Spesso  questi soggettibdel  non ha molta fiducia del proprio conduttore per cattiva relazione e spessob il conduttore ha una visione del cane molto sbilanciata verso l'area affettiviva ed emotiva questo atteggiamento funge da amplificatore  e spesso un certo tipo di atteggiamento specializza in negativo la rispostaemotiva del cane . La prima cosa da fare è creare un leader capace di creare e catturare la fiducia da parte del cane e spostare la vicine che il conduttore ha del cane . Attendere pazientemente che il conduttore si renda conto da solo delle differenze di rapporto uomo cane del prima e dopo . Fatto ciò  sarà il conduttore ad condurre  il cane in tutte quelle situazioni e a contatto con tutto ciò che provoca timore e diffidenza.  Il cane non cercava altro di una persona da lui ritenuta capace di dargli sicurezza . Al conduttore non dovranno mancare doti di pazienza e perseveranza e dovrà  essere in grado di sopportare le reazioni avverse del proprio cane  . Io dico sempre , per mia personale esperienza ,che è meglio lavorare con un cane aggressivo che con un cane pauroso. Il primo ti fa paura ,può farti male .Il secondo non ti fa dormire la notte .Non accetta il gioco, il cibo ,il contatto fisico . Per lui non esisti e questo e peggio che sentirsi schifato e anche molto peggio di un morso . Tu sai che lui ,il cane ,sta soffrendo  !! ...e sei tu il suo farmaco . La seconda cosa da fare,  ma non per importanza,  è lavorare per migliorare le aree cognitive,  emotive e di relazione. Aree legate all'autostima ,ossia alla capacità che il cane ha di entrare dentro se stesso . Il miglioramento di questa area cognitiva porterà come conseguenza la capacità di migliorare l'autoefficacia .Ossia la capacità di creare comportamenti utile a perseguire scopi specifici. La capacità del fare le cose . Evitare che il conduttore abbia atteggiamenti compassionevoli. Il cane potrebbe addirittura avere comportamenti anticipatori della paura per ottenere dal suo conduttore protezione e coccole. Potrebbe imparare atteggiamenti che gli provocano uno scarico di ansia e quindi imparare una serie di comportamenti quali atteggiamenti che sibripeteranno di routine. Il piano di lavoro deve essere come un vestito a misura del cane e del padrone . Il cane e il padrone devono avere un unico obiettivo da perseguire e lavorare in cooperazione e collaborazione . Tutto deve essere fatto mediante attività ludica .Il cane e il conduttore devono divertirsi e devono trovare utile lavorare in coppia.. Molto spesso cane e padrone , sembra strano ,ma non sanno giocare e non hanno neanche i propedeutici dell'obbedienza . Queste due cose andranno quindi insegnate. È importante lavorare in modo che il cane possa sentirsi libero di scegliere come muoversi nello spazio affinché possa scegliere di rimanere con il padrone senza tuttavia essere costretto .Io uso moltissimo lavorare con l'unghia anche di cinquanta metri . Giochi di problem solving da fare in casa o di ricerca da fare in esterna creano tanta relazione, divertono entrambi .Questi lavori devono essere organizzati a partire  con un grado di difficoltà basso fino a tendere a difficoltà sempre maggiori.  Insegnare al conduttore come usare la più corretta comunicazione con il cane non può non passare attraverso l'insegnamento dell'osservazione del proprio cane e lo studio della sua comunicazione. L'incontro con persone , causa del malessere del cane ,non devono avvenire prima che il binomio sia pronto . Il conduttore deve essere edotto a cercare i miglioramenti raggiunti dal binomio ,deve  anche sapere   che è possibile un rall back del comportamento di paura .Il mutamento del comportamento e la sua stabilità avviene con un trend lineare ma a dente di sega. In matematica binaria dire 1 e 0 . La stabilità di tutti 1 corrisponde al comportamento desiderato e quindi alla guarigione del cane . Durante questa fase di training bisogna evitare che nella normale vita del cane persone vadano verso il cane anche se solo per manifestare felicità.  Spesso , come già detto, sono proprio i cani più belli che soffrono l'uomo perché molto spesso importunati per manifestazioni invadenti e approcci improvvisi . Carezze sulla testa ,manipolazioni,vocalizzi particolarmente non controllati , posture che possono essere intese come di autorità. Al momento opportuno dovrà essere solo il cane a decidere chi incontrare e come farlo. Anche per questo è fondamentale spiegare come utilizzare lo spazio al fine dell'incontro sociale al conduttore  : La prossemica . Associare sempre ad ogni evento una emozione positiva e di felicità. Quando non si sa cosa fare la cosa migliore è non far niente .Demandare al cane l'iniziativa.  Io consiglio sempre al conduttore di verificare,  prima di prendere qualsiasi iniziativa, il proprio semaforo interno Il giallo è il colore della scelta mediata cognitivomante . Il rosso è lo stop di ogni interazione e scelta.  Il verde da il via libera previo comando. Il conduttore deve ,prima di fare qualsiasi cosa,  domandarsi chi ha preso l'iniziativa di quella determinata azione...Semaforo Giallo. Nella normalità le iniziative devono avere sempre come start e stop il conduttore mai il cane ...semaforo rosso e verde . Mettere quindi un semaforo verde se è il padrone leader della 'azione viceversa mettere a rosso ilnsemaforo e smettere ogni interazione. A questo punto il grosso problema torna ad essere il conduttore . Questo verificato le migliorie del cane e sentendosi più sicuro e più adeguato cercara' , vestendosi di falsa modestia ,di fare secondo quando acquisito cercando di accelerare e scavalcare l'educatore. A volte diventa anche impossibile continuare le lezioni. Ogni lezione è studiata ad hoc rispetto al cane e allo stato del binomio tenuto conto delle migliorie acquisite . Ogni lezione è propedeutica alla successiva e il tempo è funzione del grado di permeabilità del cane e della sua disponibili.  Deve tenere chiaramente conto della capacità del conduttore di collegare,  maturare e collegare ogni lezione alla successiva. Il consiglio è stare tranquilli e continuare con le stesse motivazioni per le quali si echiesto aiuto . È compito dell'educatore seguire il programma definito ad inizio lavoro. Quando inserisco un cane in ambiente affollato e quindi passo dal campo alla urbanita'penso sempre alla pazienza che ha il pescatore quando è sulla sponda del fiume . Questo passaggio è fondamentale e sapere attendere l'iniziativa del cane efondamentale per non inficiare tutto il lavoro fin qui svolto .La folla fa da figurante ed è chiaro che le persone non hanno la competenza di un figurante e per questo che l'educatore è il garante delle interazioni. Non bisogna avere un tempo a disposizione ma tanta disponibilità e tanta pazienza . Non bisogna mai pensare di perdere del tempo e anche in questo è piu facile perdere il conduttore che non il cane . Tutto il tempo deve essere speso a studiare il cane e i suoi comportamenti.  Come tutte le prime esperienze queste sono fondanti , sono i piloni su cui si sorreggono le emozioni e quindi le risposte emotive quali i comportamenti del cane. Essendo in territorio urbano saremo esposti ad un campo minato ,dovremo cercare di anticipare situazioni negative ed essere pronti ad affrontare tutte quelle situazioni che non siamo stati capaci di intercettare prima . Il primo scoglio è sempre il conduttore che forte di quelle quattro cose apprese cercherà di fare da se . Un cane abituato ad andare in piena autonomia davanti ad un bivio chiederà al proprietario dove andare cosi come accade con il mio.  Ma in questo  caso il cane non ha ancora quella relazione con il suo conduttore ma è anche un cane abituato a decidere ed è un cane pauroso per cui le sue scelte avranno sempre l'unico obiettivo di scansare ciò che egli teme. Il percorso è appena iniziato ma le migliori del binomio sono a questo punto palpabile. Nel mio modo di operare lo sono di più perché faccio dare un voto al cane prima di iniziare a lavorare e ogni settimana chiedo un nuovo voto così da monitorare il trend e per mano del conduttore e non mio . Le emozioni condizionano la nostra vita e le nostre scelte e quindi occorre fare serene riflessioni su questo. Il percorso da me appena accennato non deve essere visto come percorso del cane anzi come il percorso del conduttore ...Troppo spesso ci sentiamo fuori o peggio ancora al disopra di ogni cosa . Il cane non è un essere vivente slegato da noi ma la nostra ombra . E se noi siamo ciò che siamo la nostra ombra è proprio come la nostra immagine . Non ho mai avuto dubbi sui cani ne tanto meno sulle cose da fare non perché mi sento capace ma perché mi adopero ad ascoltare il cane ed è lui a suggerirmi la cura più adatta al suo carattere. Ho sempre grossi anzi spesso grossissimi dubbi sui padroni .È la prima volta che uso questo aggettivo perché prima del mio intervento loro cosi si sentono. Devo poi spiegare nei fatti che loro non sono padroni di nulla ma che conducono. Per condurre però bisogna essere capaci e abilitati ,umani e giustamente animali ma sopratutto bisogna garantire sicurezza e gratitudine perché è il cane che cambia e cura noi . Spesso quando faccio lezione penso a quel magnifico film dal titolo Pretty Woman .Lui fa di una prostitute una magnifica donna . Questo è magico e meraviglioso.  Nel nostro caso spesso da uomini e donne e liberi professionisti provano a trattarci da protistute .Dimenticando che siamo quelli che si prendono cura del benessere del loro cane  ,quelli che spesso non dormono per il peso della responsabilità a loro data .