lunedì 12 ottobre 2020

Mrprintmilano

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giovedì 11 giugno 2020

Regalati qualcosa di imperituro e personalizzato


Desideri un ricordo imperituro del tuo cane rivolgiti a Marco Barone . Artista Napoletano riproduce in statua o su carta il tuo amico peloso . Ancora di più ...Puoi farti immortalare con il tuo cane in una magica statua fatta con la maestria dell'arte Napoletana . Marco realizza fumetti , disegni e quadri o qualsiasi altra cosa che desideri per immortalare i tuoi ricordi . Le sue statue possono anche adornare la tua torta nunziale . I suoi lavori sono interamente fatti a mano e sono realizzati come pezzi unici . Si allegano i link dei suoi lavori e del suo splendido curriculum vita . Non esitare a contattarlo per concertare con lui un regalo originale , unico e irripetibile .

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http://www.artcanis.it/illustratore_000006.htm




mercoledì 1 aprile 2020

Aggressivita'o infausto incidente da evitare assolutamente


"l'aggressività di molti animali contro gli appartenenti alla stessa specie non è affatto nociva alla specie stessa ,ma è un istinto indispensabile alla sua conservazione .Questo non ci autorizza s essere ottimisti circa lo stato dell'umanità " cit.
Nei fatti non esistono professori ma soltanto allievi come ricorda Linus Torvald e anche questo ruolo bisogna farlo con competenza . Bisogna essere desiderosi di apprendere di scambiarsi informazioni ed opinioni e per farlo con animo sereno è necessario che tutti siano dalla stessa parte . Ossia alla ricerca del sapere e della ragione non come bene del proprio ego ma come acqua a cui abbeverarci .Ci sono uomini colti addirittura tra i professori che ben sanno , come la filosofia ci insegna , che il sapere di non sapere sta all’uomo come l’arsura sta all’assetato . Spesso osservo che vengo gettati semi dai quali non nasce la vita ma che servono ad alimentare conflitti arroganti tra persone anche in momenti come questi . La vita ci sta bastonando allentandoci socialmente e malgrado ciò la nostra necessità di cercarci un nemico vinci sulla necessita di cercarci per acquietarci e confortarci . Questo perché il verbo apparire ha messo in grande difficoltà il verbo essere . Questo perché siamo gli animali più violenti e cattivi del pianete Terra . Malgradi ciò vogliamo a tutti i costi imputare il ruolo di “ aggressivi “ ai nostri animali e tra questi quelli che più ne sono vittima sono i cani . Perché , ahime’ , sono quelli più vicino all’uomo . Cani che vivono con noi , ci accompagnano in questo mondo e in questo ambiente che a loro è stato imposto e che mai e poi mai avrebbero scelto . Tutti parlano di aggressività senza tuttavia riconoscere il senso etimologico e biologico del termine ma la cosa più grave e che non riconoscono che ne sono infetti e manifesti . Un maestro è colui che eleva se stesso e cerca di elevare agli altri ma partendo da un solo punto di partenza : l’umiltà . Da tanto tempo leggo post di persone , proprietarie ci cani , che vivono la brutta esperienza di ricevere un attacco di un altro cane . E allora tutti a postare foto dei loro cani laceri e sanguinanti . Da qui gli epiteti, le offese le lezioni …gli attacchi e le difese . E subito parte il pippone del guinzaglio !!...Assolutamente di obbligo secondo le prescrizioni di legge ( 1,30 cm ) . Anche la lunghina che io amo tanto è vietata per legge !! Sarebbe però bello se chi ne rivendica l'uso si ponesse la domanda sul come due cani al guinzaglio dovrebbero incontrarsi e su come il guinzaglio interviene negativamente perché inibisce i rituali di comunicazione e pacificazione . Sarebbe altrettanto bello se i conduttori di cani sapessero cosa fare se un cane senza guinzaglio si avvicina al proprio che ha il guinzaglio . eh si !! perché spesso la nostra non corretta manualità può creare più danno che non “ l’attacco stesso “ .Insomma sarebbe bello se ogni conduttore di cani si domandasse cos’è un cane . Chi mi chiede un aiuto come educare sa benissimo che io non inizio neanche un lavoro se non ho trascorso tre o quattro ore a parlare di cani . Un momento di riflessione che ho chiamato “ Consapevolezza “ perché come diceva A. Einstein la consapevolezza ci rende liberi . Liberi non di offendere ed erigerci a professori ma liberi nel ricercare sempre in piena autonomia le condizioni migliori per risolvere i nostri problemi e di cercare di non cagionarli . Chi mi ha concesso questi momenti di riflessione sa benissimo che non ho insegnato nulla ma ho condiviso quel po’ di sapere che mi è stato trasmesso mettendolo a mia volta a disposizione . Proprio come offrire un bicchiere di acqua a chi ne aveva necessità .Chi possiede deve dare perché nel regalare si riceve perché regalare vuol dire elevarsi ed elevare . Educare è tirare fuori ciò che alberga assopito dentro di noi . Ecco perché aborro le inutili polemiche e le prese di posizione tutte inevitabilmente errate . Mi addolora vedere foto di cani lacerati e maltrattati anche perché quelle foto non rispettano la riservatezza del cane e non servono altro che a produrre odio e peggio ancora molto spesso servono a fare godere persone sadiche e cattive . Io che sono molto social non ho mai postato una foto , una che sia una , del mio cane con problemi di salute e chi mi conosce sa bene che quest’anno per noi in tema di sapute è stato un casino . Nessuno che sente la necessità di chiedere un consiglio per cercare di capire quali sono certe dinamiche e chi sono veramente i cani aggressivi . Bhè ! non cercateli tra i nostri cani quelli aggressivi perché un morso o una scaramuccia tra cani è NORMALISSIMA sebbene qualche volta il danno è umiliante e genera sofferenza . Io ricevo telefonate che spesso durano ore e ore , telefonate a cui rispondo con piacere a titolo personale ed umano . Ma quelle telefonate non sono fatte per imparare ma per risolvere , secondo il conduttore , in maniera scimmiesca un problema . Come se ci fosse una ricetta per cosa , come se per ogni azione ci fosse una reazione da mettere in campo . Ripagato spesso dalla m,ancanza più assolta di gratitudine , spesso fuggono addirittura ....Non fuggite le cosulenza sono gratuite vengono dal cuore ...e spesso anche le leziono ..Si ! perchè scappano anche da quelle ....Io li lascio fuggire ormai già consoco in partenza i possili fuggitori ..e me la rido .Un cane non fuggirebbe mai , sarebbe li al mio fianco a dimostrarmi gratitudine .
Ecco ! questa è una grande delusione perché non pone il rapporto uomo cane al centro della questione gestionale . Però poi solitamente rifletto sul quanto l’uomo sia incapace di tessere relazioni tra umani ed umane ossia senza nessun secondo fine . E’ chiaro che non potremo mai occuparci di ciò che non siamo . In queste ore leggo post di moralisti e mi delude leggere le firme di alcuni che so che pur essendo abituati a tenere il loro cani liberi invocano il guinzaglio . Alcuni amici , altri addirittura ex clienti , altri amici . Mi arrivano messaggi sul cellulare …” e se mi fosse capitato a me ?...Cosa dovrei risponderti ? guarda che a te è già capitato ? e che non lo ricordi più .Il tuo cane morse un corridore ….Io invece lo ricordo perché quando avevi preso il cane al canile ero stato a casa tua e ti avevo fatto un corso teorico avrei potuto farti anche lezioni …ma non lo avevo ritenuto utile perché il tuo cane doveva ambientarsi e dimenticarsi del cane e iniziare a capire che la nuova casa non nascondeva trappole ma emanava amore . Ed io , questo lo posso dire a gran voce , non faccio lezioni se non sono necessarie .E non faccio lezioni a persone che non ritengono utile imparare e approfondire a prescindere . Questo sono io e lascio a me il ruolo di eterno scolare certo che anche dai peggiori Maestri è possibile imparare e certo che questa mia sete di conoscere non cesserà mai . Altra cosa che spesso mi chiede è : “ Ma siamo certi che amiamo i cani ? “..Questo dubbio onestamente mi assale …Si ! perché se amassimo i cani staremmo attenti a conoscerli e rispettarli anche quando accade ciò che assolutamente non dovrebbe accadere …e soprattutto saremmo attenti a tutti i cani non solo al nostro cane .Uno dei maggiori problemi legati al cane e a sue “ aggressioni “ è la mancanza di conoscenza unita alla scorretta percezione del comportamento animale, da cui discendono da parte dell‟uomo gravi errori interpretativi della comunicazione canina e felina (causa dell‟89,4% delle morsicature di gatto). Si ! cari signori anche del gatto ma il gatto non esce di casa e in casa non ha il guinzaglio e “ attacca “ l’uomo …Allora come la mettiamo ? L’aggressività è la pulsione che fa si che due soggetti in competizione contendano una risorsa limitata. Una forza respingente tra due competitori .L’aggressività è una pulsione .L’aggressività non è un male . K.Lorenz la definisce il cosiddetto male .Noi stessi oggi viviamo ancora perché un bel giorno l’aggressività pose fine agli accoppiamenti e quindi alla procreazione all’interno di un gruppo chiuso di persone . Cibo e accoppiamento erano i due grossi problemi sociali del nostro esordio sul pianeta terra .Oggi ci uccidiamo per nulla spesso solo per il piacere di fare del male .Ecco ! a meno di cani no idiopatici , e sono pochi , i cani non si azzuffano per nulla ma hanno sempre un fine biologico e a differenza nostra , normalmente , se l’uomo non interviene la zuffa è un rituale durante il quale i cani immediatamente si accordano .Noi no …noi portiamo astio e rancore a titolo gratuito ..Siamo sempre alla ricerca di un nemico ..La mia domanda è questa : “ ….oggi il nostro nemico è il coranavirus non ci basta ? “.Quasi sempre l’aggressività con si risolve in una aggressione .La pulsione sociale e la gerarchia ci tiene insieme , pensiamo ad un branco di lupi . Per dividersi e allontanarsi bisogna vincere una forza importantissima che è la pulsione SOCIALE. Ma voi dotti e sapienti solo perché avete un cane o avete posseduto cani sapete cosa è una pulsione e cosa è l’istinto ? Per vincere questa pulsione necessità una pulsione ancora più forte di quella sociale e poi necessitiamo di una regola che ci dice chi resta unito nel gruppo e chi va via. Nel mondo animale l’aggressività “ bizzarra “ porta all’esclusione dal gruppo sociale mentre è chiaramente ammessa perché utile l’aggressività “ adattiva “ quella perdura nel tempo . Noi no …noi siamo aggressivi a prescindere anche quando cerchiamo di sostenere le nostre ragioni e temi che tratterebbero di pace e amore verso i nostri animali …Si ! mentre sosteniamo l’amore siamo aggressivi !! e parliamo dell’aggressività altrui . Eppure è tutto già stato detto e scritto …" Perchè guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?" (Luca 6,41). Non fomentiamo l’odio non ergiamoci a sapienti non facciamo i moralisti . L’uomo ci guarda in silenzio è legge tutte le nostre falsità e menzogne . Un morso non è un aggressione è una cosa che si chiama incidente e che sicuramente non dovrebbe mai accadere ma che accade a chi meno se lo aspetta . Vedere un cane offeso e malmesso da un morso di un altro cane mi fa male molto male . Mi fa sentire sconfitto mi indigna ma mi indigna ancora di più l0inutilità e l’arroganza dell’ignoranza che è sempre saccente ..è una uomo o una donna pettegola affacciata ad un balcone ad impegnare il tempo a fare nulla e il nulla occupato dal giudizio e da un indice accusatore sempre teso verso il prossimo e mai verso se stesso . Chiudo la melissa e me ne scusa ma vorrei che il mio umile lavoro non venisse offeso e mortificato altrimenti veramente non serve a nulla .Vorrei farvi notare che non ho scritto nulla di tecnico che riguarda l’aggressività . Lascio questo compito ai competenti . Mi sono soffermato solo a ragionare sul fatto che ogni tanto potremmo non deludere il nostro amico a quattro zampe perché non lo merita davvero . Chi mi conosce sa che su questa materia ho letto decine di libri ma sono ancora impegnato ad imparare per cui non ho molto da insegnare , sapete già tutto ,ma vi esorto a vivere senza frustrazioni ma per puro amore il rapporto con gli animali che non può prescindere l’amore per l’uomo anche quello che apparentemente meno lo merita. Non siamo aggressivi "bizzari " non mordiamoci .

venerdì 27 marzo 2020

Osservazioni al tempo del Corona Virsu

27 Marzo  2020

In questi giorni grigi, più tristi dove l'uomo si è allontanato anche fisicamente dai suoi compagni sociali osservo come per i cani poco è cambiato e forse in meglio. Hanno, generalmente, la loro famiglia umana perennemente in casa. Il mio ci osserva incredulo e ancora non si è bene adattato a questo. Escono di più anche se non gli è consentito di rimanere per tanto tempo per strada ma la cosa che attira la mia attenzione è cattura i miei pensieri e che loro e solo loro possono continuare ad avvicinarsi ai loro simili, scambiarsi Usmate più o meno intime, a darsi bacini.... Si! Questa è la loro forza.....grazie alla socialità comune tra cane e uomo abbiamo avuto un ulteriore punto fermo dal quale è nato il nostro rapporto simbiotico... Oggi più che mai sostengo che solo loro meritano il beneficio sincero di stare insieme. Loro che non hanno aggressività ingiustificate, salvo gli idiopatica, loro che anche quando per motivi biologici si affrontano sanno in pochi minuti trovare un accordo. Ebbene si... li osservo con benevole invidia ma con la consapevolezza e l'onestà intellettuale che alcuni benefici che ci sono stati donati andavano custoditi e difesi e questo noi non l'abbiamo saputo fare.

tre cani abbracciati | Tutto Zampe 55571

giovedì 13 febbraio 2020

MILANO : PATENTINO PER RAZZE PERICOLOSE .

Bastava rendere obbligatorio il CAE1 dell'enci , prova pratica , per attestare il controllo dell'affidabilità e dell'equilibrio psichico per cani e padroni buoni cittadini . Attualmente prova facoltativa.

CAE-1

Test di Controllo dell’Affidabilità e dell’Equilibrio Psichico per Cani e Padroni Buoni Cittadini

"Il CAE-1 è un test che mira a certificare un cane socialmente affidabile e senza problematiche di comportamento prendendo in considerazione il binomio cane-conduttore nella vita quotidiana. A tal fine più persone possono sostenere il test del CAE-1 con lo stesso cane, in quanto un soggetto può avere comportamenti diversi a seconda del conduttore."
(Art. 1 regolamento CAE-1) NB: Il Consiglio Direttivo del 26 gennaio 2011 ha deliberato di precisare che l'età minima di un conduttore per partecipare al CAE 1 è di 12 anni.

 Invece si è preferito , a Milano, dotarsi di una nuova norma che prevede 3 giorni di teoria per padroni di razze considerate pericolose che in questa città sono censite in circa 5000 cani . Quindi in famiglia il cane a " lo piscio " lo porterà solo colui il quale ha partecipato al corso ...che ripeto è di 3 giorni alla modica cifra di euro 50 . Chi controllerà saranno anche le Guardie Cinofile che confondono la parola addestrare con quelle educare .Bene ! Molto bene ...Confusione che potrebbe apparire banale ma che banale non è perché si sanziona l'educazione . Ossia si limita erroneamente la libertà personale e un opera di interesse sociale. In una società che ha sempre più bisogna di educazione la sanzionano. Annamo bene ,ma proprio bene !!!
Insomma vogliamo educare , allora partiamo dalle istituzioni o presunte tali  . . Educare dal latino Educere è fornire a cane e conduttore gli strumenti per consentire una relazione migliore tra partner sociali e con l’ambiente in cui vive . Addestrare e 'rendere destro e capace a svolgere un lavoro atto a determinare una performance importante . EPPURE SI CONFONDONO LE DUE COSE addirittura si censura l'educazione convinti di censurare l'addestramento ma anche per l'addestramento si censura erga ormnes quando andrebbero censurate attività addestrative quali la difesa ,la guardia e la caccia.
  Mi sa che vogliamo solo fare confusione ,far sanzionare cose errate , premiare l'incoerenza e l'ignoranza ..fingere di ...almeno fingete con intelligenza. Spero che presto si possa emandare una legge per portare in giro uomini pericolosi e aggressivi e che presto si smetta di mandare in giro persone frustrate spesso ignoranti e quindi arroganti a prevenire e reprimere falsi reati . Ultima perplessità...: ...vuoi vedere che anche gli addestratori dovranno fornirsi di patentino ?? Ad majora certo che tira propria una brutta aria .
A proposito ...io per dare il buon esempio con un cane scemo come me ho sacrificato qualche soldino e un po del mio tempo per certificarci CAE1.Sai ! ..un educatore è bene che sia educato e che magari sia fonte di ispirazione anche per l'altrui educazione .



Esercizio n. 1
Su indicazione dell’esperto giudice il conduttore impartisce un comando di arresto al cane, trattenuto da un guinzaglio di almeno tre metri. Si allontana di alcuni passi. Su indicazione dell’esperto giudice passano nei pressi del cane alcuni operatori (non più di due per volta) a diverse andature: camminando tranquillamente e con una camminata spedita.
Valutazioni:
Il soggetto deve rimanere approssimativamente nell’area indicata dal conduttore anche in presenza degli stimoli. E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo nell’area prefissata. Non può superare la prova il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio degli operatori.
 
Esercizio n. 2
Il soggetto è trattenuto da un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Un operatore in bicicletta passa nel campo visivo del cane.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad inseguire la bicicletta. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio della bicicletta.
Esercizio n. 3
Il soggetto è trattenuto ad un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Un cane di sesso opposto a quello testato viene immesso nell’area di test, tenuto al guinzaglio da un operatore.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad avvicinare l’altro cane. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività alla presenza dell’altro cane.
 

Esercizio n. 4
4
Il soggetto è trattenuto ad un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Successivamente un operatore spinge un passeggino nel campo visivo del cane.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad avvicinarsi al passeggino. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio del passeggino.
Esercizio n. 5
Il soggetto è trattenuto ad un guinzaglio di almeno tre metri, dovrà rimanere nei pressi del conduttore. Successivamente un operatore corre (jogger) nel campo visivo del cane passandogli vicino.
Valutazioni:
E’ consentito al conduttore impartire ordini sia verbali che gestuali al cane per mantenerlo vicino o per arrestarlo se tende ad inseguire l’operatore. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio dell’operatore.
 
Esercizio n. 6
Terminati gli esercizi, il conduttore con il cane di fronte all’esperto giudice, dovrà dimostrare di essere in grado di manipolare ed accudire il cane (ispezionare le zampe ed i testicoli, mostrarne la dentatura, spazzolarlo o rimuovere corpi estranei...)
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo durante la manipolazione del conduttore. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività alle manipolazioni.
 
Esercizio n. 7
Mentre il conduttore procede con il cane al guinzaglio, più operatori (2-4) incrociano il binomio da direzioni diverse. Almeno un operatore deve sfiorare il cane in maniera casuale, ed almeno una delle persone deve avere un abbigliamento inusuale (cappello a larghe tese, mantello, ecc.).
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, al passaggio degli operatori o di eventuali altri passanti. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio degli estranei.
 
Esercizio n. 8
Mentre il conduttore procede con il cane al guinzaglio, un operatore che si era precedentemente posizionato su una panchina, o analogo sedile, lungo il tragitto con un giornale aperto, chiude rumorosamente il giornale, si alza e procede a passo veloce in direzione del binomio, incrociandolo perpendicolarmente.
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, al passaggio dell’operatore. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività al passaggio dell’operatore.
 
Esercizio n. 9
Un operatore, su indicazioni dell’esperto giudice, si avvicina frontalmente al binomio, rivolge alcune parole al cane e stende il braccio per stringere la mano al conduttore.
Valutazioni:
5
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, all’arrivo dell’operatore. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività all’arrivo od al saluto dell’operatore.
 
Esercizio n. 10
Un operatore si avvicina con fare inoffensivo al binomio con un ombrello chiuso, picchiettandolo sul terreno. Giunto vicino al binomio apre l'ombrello con naturalezza e poi si allontana.
Valutazioni:
Il soggetto dovrà rimanere tranquillo, o facilmente controllabile, all’arrivo dell’operatore ed all’apertura dell’ombrello. E’ consentito al conduttore impartire ordini al cane per mantenerlo tranquillo. Non può superare il test il soggetto che non è in grado di rimanere sotto controllo del conduttore o reagisce con eccessivo timore o aggressività.
 
Superamento del test:
Per ogni esercizio possono essere assegnati fino a 10 punti per un totale di 100.
Il punteggio minimo per il superamento del CAE-1 è di almeno il 50% in ciascuno esercizio ed il 70% del totale dei punti disponibili.
In ogni caso l’esperto giudice dovrà interrompere il test se il cane si dimostra pericoloso o fuori controllo.

venerdì 31 gennaio 2020

GLI STRUMENTI UMANI PER EDUCARE

Il mio modesto punto di vista e non solo .....Ho cercato di essere cosi da discente e cerco di essere cosi da docente.. così cerco di vivere la mia vita con il mio cane, la nostra vita , e che Dio me lo conservi a lungo anche tutto " stroppiato "
Un percorso di educazione prevede impegno educativo , obiettivi comuni , ricerca e perseguimento degli obiettivi , una organizzazione e un impostazione didatttica condivisa . L’Impegno , la tenacia e il senso di responsabilità hanno un ruolo fondamentale nel percorso educativo , a maggior ragione quando c’è un urgenza per gravi problemi comportamentali .
Scegliere di avere un cane è una importante e coraggiosa scelta di vita che presuppone una importante dedizione al proprio cane e alla costruzione di un rapporto profondo e duraturo nel tempo . Il primo comandamento è il benessere del cane e la sua felicità . Il cane è membro paritetico della famiglia anzi per certi versi , siccome dipende da noi , deve essere considerato un eterno bambino .
La prima fase della sua vita da fanciullo , velocissima . Un bambino di un anno sta imparando a camminare mentre un cane di un anno è pronto a procreare ( ma comunque anche questo è regolato dal padrone ) .La seconda fase della sua vita dipende da quanto veramente sappiamo delle sue pulsioni e da quanto siamo disposti a canalizzarle e sodisfarle durante la sua esistenza da adulto . La terza fase , ahimè vicina , è quella del cane anziano dove dovremmo responsabilmente saper ridurre i ritmi , cambiare adeguatamente un po’ di regole di vita comune e sapere accompagnare il cane in questo processo molto delicato . Per quanto la vita di alcune razze è più lunga complessivamente il cane vive molto poco rispetto alla nostra vita .
Tornando al percorso di educazione . Sentire la necessità di chiedere l’intervento di un educatore è solo il primo passo di un processo . L’impegno , la tenacia e la pratica costante sono ingredienti indispensabili del percorso . Più migliora la conoscenza ,più si affinano le tecniche meglio si esprime ciò che c’è dentro di noi . Questo sforzo comune che non riguarda solo il cane ma soprattutto noi , crea relazione e determina finalmente i ruoli nel binomio . Il cane e il conduttore sono paritetici e soffrendo insieme le stesse e medesime difficoltà in questo percorso creano e sviluppano schemi motori ed emotivi utili alla loro vita comune . Se crediamo che siamo al campo per insegnare al cane e quindi pretendere solo da lui oltre a sbagliare compiamo un atto ingiusto e presuntuoso che dimostra la nostra arroganza a sentirci superiori .
Credo che la tecnica acquisita con l’esercizio sia proprio dare voce a ciò che sentiamo dentro di noi . Mettere a fattore comune il lavoro , lo sforzo ,la cooperazione è per il cane uno dei suoi ruoli specializzati; che evita frustrazioni aumentano l’autostima e l’autoefficacia . Il cane è felice di fare bene a vantaggio del suo conduttore e il conduttore è felice di aver bene espresso al cane ciò che vuole da lui raccogliendone comportamenti adeguati alle sue richieste . Per ottenere questo è fondamentale l’esercizio e la costanza.
Bisogna recuperare confidenza col proprio corpo , imparare ad usarlo come strumento di comunicazione in alternativa o in ausilio al linguaggio corrente questo avviene tramite uno sforzo inizialmente importante ma se doti come l’assiduità , la pazienza e la gentilezza verranno messe a disposizione del rapporto tutto diventerà infinitamente naturale. Bisogna darsi e dare il tempo di comprendere e maturare , coltivare uno spazio per se stessi ( compiti a casa ) , riuscire a percepire i propri progressi e saperne gioire, cogliere il significato nascosto di ciò che facciamo con il cane e riconoscere la bellezza di un impegno che richiede serietà e senso di responsabilità, ma che è anche in grado di dispensare gioie inimmaginabili. Educare dal latino educer ossia fare emergere ,mirare ad estrapolare e potenziare anche qualità e competenze inespresse.
Ultimo ingrediente si chiama costanza è una virtù fondamentale che deve essere insegnata da piccoli e questo esercizio costa tantissimi sacrifici e implica tanti NO . Bisogna imparare a rimanere in equilibrio sulla curva dell’entusiasmo che è una condizione forviante . Forviante perché amplifica ed esalta i nostri desideri ma come monta facilmente così si deteriora in poco tempo . Chi non è costante ,chi si accontenta dell’immediato non avrà mai il piacere di conoscere nuove strade ,di mettersi alla prova e di specializzare se stessi , chi non è costante prima o poi …ma più prima che poi lascerà a se stesso il proprio compagno con cui si è scelto di vivere . Ricordiamoci sempre che il cane non scegli di stare con noi , siamo noi ad averlo deciso anche per lui , è che lui non ci lascerà mai più anche se sapremo deluderlo . Di questa cosa non ne dobbiamo approfittare .
Adesso un solo rigo per chi ci segue in questo percorso : L’addestratore . Questa strana figura è un essere umano che cerca con responsabilità di svolgere il suo compito ma non può nulla senza di voi . Ha il cane una volta alla settimana per 1 ora contro le restanti 167 che il cane vive con il conduttoreA settiana  . Per lavorare ha bisogno dei valori del conduttore sopra espressi che evidentemente e necessariamente devono anche essere la base fondante della struttura umana dell’addestratore che voi avete scelto . L’unico modo per essere a lui grato è contraccambiare con sincera e completa disponibilità ciò che si riceve ricordandosi che insegnare è donare .
Mi giunge voce che Gesù dice: « A chi più ha più sarà dato » .Sant’Agostino commenta questa frase così « Chi più è cosciente del debito di gratitudine verso chi gli ha dato tanto farà fruttare molto ».Il che vuol dire che chi apprende sarà a suo volta il discepolo che saprà passare come testimone la conoscenza , il rapporto umano che nel sacrificio è scresciuto e darà imperituro valore all’amore esploso con il proprio cane .